sabato 2 aprile 2011

Per sapere di più


Bruno Bettinelli (Milano, 4 giugno 1913Milano, 8 novembre 2004)

Ha compiuto gli studi al conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida di Giulio Cesare Paribeni e Renzo Bossi. Divenuto docente titolare di composizione presso lo stesso Istituto, ha formato molti tra i massimi musicisti italiani del secondo Novecento quali Claudio Abbado, Danilo Lorenzini. Bruno Canino, Aldo Ceccato, Riccardo Chailly, Azio Corghi, Armando Gentilucci, Riccardo Muti, Angelo Paccagnini, Maurizio Pollini, Uto Ughi, e molti altri, non solo nell'ambito della musica colta. Sua allieva è stata anche la cantautrice italiana Gianna Nannini.

È stato più volte vincitore di concorsi internazionali di composizione, ricevendo tra gli altri negli anni quaranta il premio dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma; ha inoltre svolto attivitàmusicologiche nonché di critica musicale.

Le sue composizioni vengono correntemente eseguite in stagioni musicali nel mondo intero; spesso i suoi brani vengono utilizzati come pezzi d'obbligo in concorsi di esecuzione musicale (in special modo la sua produzione corale ed i brani per strumento solista). Le sue musiche sono edite principalmente da Ricordi, Suvini Zerboni e Sonzogno.

È stato eletto Accademico di Santa Cecilia (Roma), nonché membro dell'Accademia Luigi Cherubini di Firenze.
Bruno Bettinelli si è spento a Milano nel 2004, all'età di 91 anni.

Per ricordare la figura di Bruno Bettinelli, negli anni 2006, 2007 e 2008 a Milano le Edizioni Musicali Europee (EME) in collaborazione con le riviste "La Cartellina" e "Chorus" hanno istituito un concorso nazionale di composizione ed elaborazione corale dedicato al suo nome.

[modifica]La musica

Autore di musica sinfonica, teatrale, corale e da camera, la sua produzione giovanile parte da una sorta di neoclassicismo molto contrappuntistico in cui si possono notare le influenze diStravinskij, Hindemith e Bartók, senza dimenticare gli italiani Casella, Malipiero e Petrassi. In questo contesto, non stupisce l'utilizzo di frammenti gregoriani (Fantasia e fuga per archi, del 1944), né l'utilizzo di forme arcaiche (fughe, invenzioni, ricercari, eccetera).

In seguito la sua musica si è costantemente evoluta inglobando nuovi elementi: l'atonalità, la dodecafonia (che però Bettinelli usò in modo molto personale e mai ortodosso), l'aleatorietà controllata (ovvero limitata in genere al solo fattore ritmico, all'interno di contesti generali assolutamente controllati) nonché le nuove tecniche strumentali (multifonici, armonici, ed altri simili effetti strumentali) per sfociare così in un linguaggio cromatico libero e personale, sempre denso di raffinatezze timbriche e di gesti efficacemente eloquenti, dotato di strutture formali di notevole rigore espressivo.

Di fondamentale importanza è stato, nell'ambito della musica corale, anche il suo ruolo di elaboratore e armonizzatore di canti popolari provenienti dalla tradizione orale.

[modifica]Musica strumentale (cameristica e solistica)

[modifica]Musica corale polifonica

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Elaborazioni corali

  • Belina come te elaborazione per coro a quattro voci miste (2001)
  • E la bela de oflaga elaborazione per coro a quattro voci maschili (1985)
  • Dormi o bel bambin elaborazione per coro a quattro voci maschili (1985)
  • La moretina elaborazione per coro a quattro voci maschili
  • Alzando gli occhi al cielo elaborazione per coro a quattro voci maschili (1998)
  • L'erba rosa elaborazione per coro a quattro voci maschili (1996)
  • La cartolina elaborazione per coro a quattro voci maschili (1995)
  • Varda i mori che bate le ore elaborazione per coro a quattro voci maschili (1996)
  • Se la te domanda elaborazione per coro a quattro voci maschili (1996)
  • Tre canti popolari lombardi per coro misto: - Pover usellin- Ninna nanna del Bambin Gesù- Ciapa cinque

[modifica]Musica orchestrale

[modifica]Opere teatrali

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